Tua storia a tutto tondo
Sono Maria Enrica Angelone, CEO di Wallife, start-up Insurtech che si occupa di proteggere gli
individui dai rischi derivanti dalle nuove tecnologie, in tutte le fasi della loro vita. Wallife è stata
fondata da Fabio Sbianchi nel 2020 a Roma, attualmente è composta da un team di 30 persone nelle
sedi di Roma, Milano e Zurigo.
In Wallife investighiamo i nuovi rischi, definendo soluzioni di protezione per gli individui.
La tecnologia, infatti, interagisce con le nostre vite sin dall’infanzia,
offrendo molteplici opportunità per la vita personale e professionale. Il ritmo delle innovazioni ha
accelerato significativamente, rendendo più difficile l’individuazione dei rischi emergenti che possono
avere un impatto sulle nostre vite.
Parlando di cyber risk, il metaverso “work in progress” è esposto a diversi pericoli. “attacco human
joystick “impersonation: ci aiuti a prendere confidenza con queste definizioni?
Il metaverso è uno spazio che offre infinite opportunità per i suoi utenti, ma che può nascondere dei
rischi, troppo spesso poco percepiti dai suoi utilizzatori. Da una ricerca Wallife commissionata a Ipsos
sulla percezione dei rischi legati all’utilizzo del Metaverso, è emerso come i rischi maggiormente
percepiti dagli utenti del metaverso siano il furto di identità digitale e frodi finanziarie. “Attacco
human joystick”, “chaperone”, “impersonation” sono alcuni dei tanti rischi cyber che si possono
verificare nel metaverso.
L’attacco human joystick è un tipo di attacco in cui l’hacker può rubare dati
o controllare sistemi, ottenendo il controllo di un dispositivo attraverso l’utilizzo di una connessione
fisica come un joystick per manipolare un sistema senza il permesso dell’utente legittimo.
L’impersonation invece è un tipo di attacco in cui il criminale informatico cerca di impersonare un
individuo al fine di ottenere un accesso non autorizzato a una rete, spesso eseguito tramite phishing,
siti web falsi o altre tecniche di ingegneria sociale. Si tratta purtroppo di pericoli ai quali siamo
costantemente esposti e per i quali si rende sempre più necessaria una protezione e una costante
education sugli utenti.
Nei vostri insights uno spazio viene lasciato alla narrazione di importanti innovatori del passato.
“La storia non si ripete ma spesso fa rima” è un refrain a noi caro, può essere una chiave di lettura
per spiegare questo vostro approccio divulgativo?
Certamente, raccontare le storie di grandi scienziati, medici e astronomi e di donne che sono state
delle vere e proprie pioniere in ambiti prima di allora riservati al solo genere maschile, rappresenta
un modo per ricordare quanto la loro propensione verso la scoperta di soluzioni in grado di
rivoluzionare e migliorare la nostra vita sia stata fondamentale per il progresso. In Wallife, con il
nostro magazine The Edge, attraverso le attività di ricerca sui nuovi rischi delle innovazioni
tecnologiche cerchiamo di “fare nostra” quella stessa propensione e viva curiosità, al fine di trovare
soluzioni di protezione che possano davvero migliorare e proteggere la vita di ogni individuo.
In qualità di CEO, ci puoi dire i 3 tasselli principali che sanciscono il #pact (persone azioni
collaborazione tecnologia) che hai con il tuo team?
Se la mission di Wallife è proteggere gli individui dai rischi derivanti dalla tecnologia, è evidente il
nostro sforzo nel valorizzare le persone, mettendole al centro, per cercare di aiutarle a renderle più
consapevoli nell’utilizzo delle nuove tecnologie. Ecco perché sicuramente uno dei 3 tasselli principali
che sancisce il pact con il team di Wallife è la creazione di un ambiente di lavoro positivo e inclusivo,
in cui le persone possano esprimersi liberamente, dove il rispetto reciproco è uno dei valori chiave per
una collaborazione di successo. Per gli investitori il primo valore delle startup sono le persone.
All’inizio sono necessariamente poche e, di conseguenza, ognuna ha un peso specifico. Noi ci siamo
scelti. Il nostro team è un mix equilibrato di generazioni differenti, dai 25 ai 60 anni, con il 40% di
donne. Per quanto riguarda le competenze, veniamo da esperienze differenti e variegate, ma siamo
un team molto calibrato e vogliamo valorizzare quel mix tra Assicurazione, Tecnologia e
Innovazione, affinché la ricerca di nuovi rischi e di modalità di protezione innovative si intreccino per
creare prodotti di protezione quanto più completi per gli individui.
L’ultima edizione di Italian Insurtech Association ha avuto come titolo “Raise the Bar”. Il vostro
focus sui rischi per l’identità digitale dimostra l’impegno ad accompagnare progresso scientifico ed
innovazione tecnologica; Cosa “bolle in pentola” per alzare questa famosa asticella?
La nostra promessa al mercato è la protezione della persona, nella sua sfera biologica e digitale. Per
mantenere questa promessa studiamo dei prodotti innovativi che sono una combinazione di due
elementi uno tecnologico e uno elemento assicurativo. Penso ad esempio al nostro primo prodotto
Wallife® Biometrics ID, la polizza che protegge l’identità digitale e l’accesso a conti correnti, metodi
di pagamento online e social.
Questo prodotto ha una componente di tecnologia, che ha l’obiettivo di
mitigare e prevenire i rischi di furti di dati che corriamo giornalmente utilizzando i nostri smartphone
attraverso tecniche quali il phishing, malware, man-in the middle.
Grazie alla nostra App Wallife che sfrutta algoritmi di Machine Learning siamo in grado di rilevare più di 60 minacce legate a
potenziali rischi per la sicurezza dello smartphone, che potrebbero mettere a rischio la privacy e i
risparmi. Inoltre, con le funzionalità Password Security Check e un sistema di rilevazione anti-
phishing, l' App verifica l'affidabilità di link, messaggi SMS e documenti che potrebbero nascondere
possibili tentativi di phishing e permette di verificare il livello di sicurezza delle password. Ma tutto
questo non basterebbe per mantenere la nostra promessa di garantire la sicurezza della identità
digitale, perché ogni giorno vengono utilizzati sistemi sempre più sofisticati per ottenere l’accesso ai
nostri device.
Per questo insieme ai servizi dell’App abbiamo messo a punto una componente
assicurativa che completa l’offerta, e garantisce il rimborso degli eventuali danni provocati dalle
violazioni digitali che purtroppo sfuggono anche ai sistemi di sicurezza avanzati.
I servizi di protezione sono disponibili gratuitamente per 3 mesi senza alcun vincolo di acquisto. Al termine del
periodo di prova possono essere attivati acquistando la polizza Biometrics ID.