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INTERVISTA AD ILARIA CINELLI INGEGNERE,ASTRONAUTA ALIAS "MARTIAN GIRL"


La tua storia professionale in pillole


Sono un ingegnere biomedico con una missione: migliorare l’assistenza sanitaria dell’umanità attraverso l’intersezione tra tecnologia spaziale e medicina: ho avuto modo di partecipare come comandante dell’equipaggio ad otto missioni analogiche.

La mia fede nella condivisione mi porta ad occupare diversi ruoli in associazioni (Space4Women, Aerospace Human Factors Association, Aerospace Medical Association) ed essere oratore per seminari, conferenze in diversi ambiti.

Un trait d'union delle mie attività è cercare di dare un contributo a favore dei diritti umani e della divulgazione della conoscenza

 

Hai partecipato a missioni analogiche atte a riprodurre sulla terra le condizioni di una missione spaziale, per testare tecnologie e protocolli: ci dai qualche esempio di come questi test si siano declinati poi in benefici tangibili nel globo terracqueo?


Le missioni spaziali rappresentano un possibile scenario di vita umana su un altro pianeta, fungendo come una sorta di palestre in cui ci si allena in preparazione delle future missioni umane sulla luna o su Marte. Durante queste missioni, vengono replicate con un certo grado di precisione gli aspetti operativi delle missioni spaziali umane. Le attività che vengono svolte all'interno di queste missioni servono principalmente a testare prototipi, procedure e tecnologie che saranno utili per le prossime missioni. Nonostante queste missioni non siano vere e proprie missioni spaziali, hanno degli impatti positivi anche per coloro che rimangono sulla Terra. Prima di tutto, queste missioni sono il simbolo tangibile dell'esplorazione umana dell'universo e rappresentano una realtà imminente per la vita umana su un altro pianeta. In secondo luogo, molti studi sulla salute umana sono fondamentali per comprendere l'adattamento del corpo e della mente umana in ambienti estremi e confinati, che non sono necessariamente legati soltanto allo spazio. Alcuni di questi studi sono stati addirittura considerati validi per migliorare la vita durante la pandemia da covid-19. Altri studi si concentrano sull'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse naturali, come ad esempio l'acqua. E' evidente quindi che queste missioni analoghe conservano i principali valori dell'esplorazione spaziale e della preservazione del pianeta e dell'umanità.

 

Ascoltare il tuo appassionato ed esuberante intervento al premio L’Orèal-UNESCO per le donne nella Scienza, è stato la conferma che “le questioni serie si apprendono meglio, se ad insegnartele è il sorriso”. Ci vuoi raccontare un aneddoto curioso della tua variegata esperienza come keynote speaker, e cosa ti ha lasciato?


Spesso mi trovo ad interagire con individui che hanno una solida formazione nelle discipline STEM, ma talvolta mi confronto anche con persone che hanno percorso una carriera ben distante da queste materie. Dopo una mia presentazione come keynote speaker, ho ricevuto una domanda dal pubblico riguardo al modo in cui avvengono le comunicazioni tra gli astronauti a bordo della stazione spaziale internazionale e il centro di controllo a terra. L'interlocutore sapeva dell'esistenza dei satelliti, ma era ignaro del loro funzionamento. Aveva la curiosa convinzione che le comunicazioni tra terra e spazio avvenissero tramite telepatia! Questo episodio ironico mi ha fatto rendere conto che la comunicazione nel campo delle STEM non è ancora accessibile a tutti. Mi è sembrato di aver commesso un errore nell'assumere informazioni che per me risultano ovvie, e questo mi ha spinto a cercare di migliorare il mio discorso.

 

Sei mentore della rete Space4Women dell’ONU, che ha lo scopo di favorire i diritti umani e la parità di genere. Strumenti come il gender equality index o il global gender gap indicano addirittura peggioramenti in alcuni settori: pandemia e guerra sono sicuramente concause importanti. Qual è la tua vision per il futuro prossimo?


L'Italia sta attraversando una fase di degrado nel sostegno alla parità di genere. Tuttavia, un piccolo segnale di miglioramento è rappresentato dal fatto che ora siamo in grado di discutere apertamente della parità di genere nel nostro paese e di riconoscere quanto ancora dobbiamo fare. Questo è solo un primo passo verso un progresso concreto.

Tuttavia, dobbiamo affrontare il problema fondamentale: finché le stesse persone, che ignorano il valore della parità di genere, occupano le posizioni più elevate, le questioni connesse alla parità di genere non miglioreranno. Non ha senso continuare ad educare bambini e ragazzi sull'importanza di queste tematiche se, da adulti, non esisteranno tali ideali nel mondo reale. Questo crea un pericoloso conflitto generazionale che avrà un impatto negativo sulla crescita e lo sviluppo del nostro paese. Purtroppo, questo scontro generazionale è già iniziato.

La mancanza di serietà da parte delle istituzioni responsabili della tutela della donna, sia nella famiglia che sul posto di lavoro, sta spingendo sempre più donne a unirsi per lottare per una parità di genere in ogni ambito possibile. È ridicolo che un paese che è stato per secoli leader nell'educazione e nel progresso sia incapace di garantire alla donna una posizione rilevante nella società moderna. Se non cambierà la cultura dominante né la mentalità di coloro che ricoprono ruoli chiave per la crescita del paese, l'Italia rischierà di essere tra le ultime nazioni europee a raggiungere una vera parità di genere. Ed io non tollero che questa accada perché amo il mio Paese.

 

Sei un ingegnere biomedico che ha come motto “spazio per l’assistenza sanitaria, assistenza sanitaria per lo spazio “: ce lo spieghi?


Il settore spaziale svolge un ruolo fondamentale nel miglioramento della qualità della vita umana sulla Terra, particolarmente nella promozione delle discipline tecnico-scientifiche nel campo biomedico e della medicina stessa. Tuttavia, nonostante ciò, persiste ancora molta ignoranza in merito. Molte persone improvvisate si avvicinano al settore spaziale solo verso la fine della loro carriera o perché è di tendenza. Numerosi individui pensano che un dispositivo biomedico già utilizzato sul mercato terrestre possa essere semplicemente adattato per l'utilizzo nello spazio, senza comprendere che le dinamiche nello spazio sono diverse.

L'innovazione nel campo medico nello spazio può certamente trarre ispirazione da applicazioni terrestri, tuttavia la sua validità si limita all'orbita terrestre bassa e dipende dagli obiettivi specifici di una missione. Personalmente, ho avuto l'opportunità di fungere da curatore per l'edizione spaziale "Space for Healthcare, Healthcare for Space" per l'IEEE Open Journal of Engineering in Medicine and Biology, dove ho raccolto contributi dei più illustri esperti mondiali. In questa edizione, spiego come la medicina, l'ingegneria e lo spazio possono unirsi per applicazioni mediche sia nell'ambito delle attività umane in orbita, sia nel miglioramento della vita umana sulla Terra.

 

Sei nel team di AIKO che mette al centro l’AI per l’automazione di prodotti per le operazioni spaziali. Quali scenari, prima inimmaginabili, apre questa applicazione e quali pericoli da tenere in considerazione?


Il tema dell'intelligenza artificiale suscita sempre un vivace dibattito. Attualmente, ogni macchina in orbita è controllata da un team esperto a terra che si occupa di monitorarne l'utilizzo e di risolvere eventuali malfunzionamenti ed emergenze. Tuttavia, con il crescente numero di attività spaziali, diventa impensabile coinvolgere una buona fetta della popolazione terrestre nel monitoraggio di queste macchine.

Oggi, le nuove esigenze del mercato richiedono l'adozione di approcci innovativi per garantire il corretto funzionamento degli oggetti spaziali. Per questo motivo, l'intelligenza artificiale si sta affermando come una soluzione promettente: essa è in grado di farsi carico di tutte le attività considerate routine, alleggerendo il carico di lavoro del team a terra.

AIKO è un'azienda che sta sviluppando software per rendere i satelliti nuovi e migliorare le prestazioni di quelli esistenti attraverso l'intelligenza artificiale. Uno dei principali vantaggi di rendere un satellite intelligente è l'estensione della sua vita operativa e l'aumento delle sue capacità. AIKO sta ampliando gli orizzonti e sperimentando nuove forme di intelligenza artificiale per sostenere l'avanzamento dell'esplorazione spaziale e aprire una nuova era in cui questa tecnologia sarà alla base delle future operazioni spaziali.

 

“I dati sono il nuovo petrolio: sei d’accordo con questa affermazione e se si perché?


In generale, sono d'accordo. Ci sono molti studi in corso sul modo di superare la mancanza di dati per addestrare algoritmi intelligenti e i risultati sono estremamente promettenti.

 

Rubiamo da Proust: qualità preferita in una persona, il tuo peggior difetto, l’impresa storica che ammiri di più?


Ammiro l’autenticità. Ho talmente tanti difetti che sono un po’ imbarazzata a sceglierne uno. La resistenza italiana durante le guerre mondiali. 

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