La tua storia professionale

Non voglio sbrodolare LinkedIn ma la mia storia imprenditoriale include una passione per la finanza e per la tecnologia che sono riuscita a mettere insieme facendo l’imprenditrice digitale nella fintech. 

Otter e Smart Bank hanno fatto un pact (persone azioni collaborazione tecnologia); quali sono le peculiarità della vostra proposta? 

Otter è una piattaforma tech. Smart Bank è la nostra banca partner. Noi non vogliamo gestire i soldi delle persone ma solo facilitare l’accesso a prodotti finanziari. Con Smart Bank abbiamo trovato una banca che nasce innovativa come noi. 

 “L’Arte non consiste nel fare cose nuove, bensì nel farlo con novità “. La trovo calzante per spiegare la riproposizione dei credit lombard che fate con Otter; ce ne vuoi parlare? 

Una delle mie frasi preferite è “To have success find the simple things before they become simple things”. Otter vuole dare una nuova forma di credito alla clientela retail usando i propri risparmi come garanzia e quindi rendendolo accessibile, e molto poco caro. Pensiamo che ci sia un gap nel mercato oggi. Speriamo invece che un domani diventi un prodotto quasi ovvio, comune. 

Rubiamo da Proust …: Qualità che apprezzi di più in una persona? Il tuo peggior difetto? L’impresa storica che ammiri di più?

La tenacia è la qualità che ammiro di più e infatti tutti gli imprenditori che si sono fatti da soli per me sono storie affascinanti. 

Forse ti direi che il più grande è che ho poca pazienza... fa parte di me voler sempre vedere le cose in evoluzione

Non ne ho una che ammiro di più in assoluto, ce ne sono tante ma partono sempre dalla stessa trama. Un imprenditore che segue la sua idea “no matter what” fino a portarla a diventare un’impresa di successo. Da Disney, a Nike a Apple, sono tutte storie di aziende create dal basso che sono quasi fallite multiple volte prima di raggiungere il loro successo. 

Da General Manager di Uber diventasti il bersaglio di attacchi violenti da parte di un gruppo di tassisti; sono passati 8 anni ed una sentenza storica a favore di tutte le donne! Direi anche per gli uomini, cosa ne pensi? E perché lo dovrebbe essere? 

La sentenza per me è una vittoria culturale. Ci insegna che anche noi donne possiamo avere un posto importante in azienda e non dobbiamo accettare polemiche di bassissimo livello se lo otteniamo.

Il mondo è pieno di hater e internet amplifica questi comportamenti.

Siamo solo riuscite ad avere una sentenza che dice che non va bene. 

La fintech ha come mantra la democratizzazione e la semplificazione della finanza (spesso “scritta” con un codice offuscato). Come editorialista sul tema per La Repubblica, quanto pensi sia importante una corretta divulgazione in mezzo alla giungla del far web? 

La finanza è forse una delle materie più importanti per la vita adulta di una persona. Saper gestire e allocare correttamente i propri risparmi, che siano 1000 o 100000 euro è necessario. Purtroppo, questo non viene insegnato nelle scuole e quindi la fintech sta conquistando questo spazio. Il problema è che essendoci poca conoscenza ci sono anche tante realtà web che se ne approfittano. Con Oval e con Otter ho sempre creduto nello scambio con una community così che si migliora insieme.

Hai un ventaglio di esperienze tra Europa, Usa e Sud Est Asiatico; ci dici i tre ingredienti necessari per rendere appetibile il mercato delle start up nostrane al mondo VC? 

Pensa globale sempre e circondati di talenti internazionali.

Nessun ostacolo è insormontabile.

Abbi sempre l’ambizione di costruire una multinazionale, non un’impresa famigliare.

Ne aggiungo una quarta che è il grande problema del nostro paese, non aver paura di fallire. Bisogna fallire, imparare dai micro-fallimenti o sbagli che si fanno tutti i giorni.